Osvalda Pucci, nasce a Siena ,ma, vive ad Arezzo…
Avvicinatasi alla pittura sin dalla giovane età, Osvalda Pucci conduce una ricerca all’insegna della forza del colore, tratto distintivo della sua intera produzione. La sua formazione Artistica avviene nella città natale, Siena, sotto la guida di Plinio Tammaro,(Professore in Discipline Pittoriche) Pittore e Scultore e Teobaldo da Vinci di Firenze (caposcuola della Scultopittura).Dopo aver studiato varie pratiche, l’Artista riconosce nell’antica tecnica risalente al 1400, “dell’olio spanto o spanso” il mezzo ideale per esprimere su tela i propri messaggi e si dedica alla sua rielaborazione e al suo rinnovamento. La sua personale sperimentazione artistica si manifesta attraverso soggetti astratti ed intense espressioni simboliche, che spesso rivestono duplici o molteplici significati, tali da rilevare un mondo atemporale, in un contesto quasi metafisico. La forza testimoniale della personale forma di pittura di Osvalda Pucci risiede nella trasposizione di emozioni ,sensazioni ed intime reminescenze, che non si smaterializzano nel tempo; è il desiderio di esprimersi che la spinge a fissare sulla propria tela di volta in volta, proprio come un diario non più segreto, le proprie esperienze da vivere o rivivere, interpretare o reinterpretare, sfogliando semplicemente una pagina… dal libro “TILTESTETICA” 2014 a cura di Daniele Radini Tedeschi, Esposizione Triennale di ArteVisive a Roma 2014.
La sua carriera e il viaggio della sua arte le ha permesso il privilegio di ricevere moltissimi premi e riconoscimenti, grazie all’apprezzamento suscitato dalle sue opere, l’artista ha partecipato nel corso degli anni a prestigiose mostre ed esposizioni sia in Italia che all’Estero tra le quali possiamo ricordare: Rassegna Internazionale Itinerante in Europa con lo Sponsor “TY NANT “collocando un suo lavoro” Metropolis” nella collezione privata TY NANT, nel Museo Nazionale a Cardiff – Galles (1998). E’ presente a Nizza in occasione della Fiera Art Jonction (1998), nel medesimo anno è in mostra alla Galleria d’Arte Niederhauser di Losanna. A Londra al Contempory Art Institute of London(1999), a Parigi con una mostra all’Università de Paris-Maison De L’Italie (2000) e nel medesimo anno è in mostra al Fad Plaza Los Angeles (2000). Dell’arte di Osvalda Pucci cogliamo profondità di contenuti e continua ricercatezza unitamente all’equilibrio tra tradizione e forza emotiva…..testo di A.Mazziotta dal libro “LAST PARADISE” 2014 a cura di Daniele Radini Tedeschi.
Le opere di Osvalda Pucci si distinguono per la derivazione metafisica, per la simbologia densa e rarefatta e per l’icasticità dei corposi colori;la contrapposizione delle tonalità brune, viola, rosse, gialle, verdi e blu crea sulle tele dei sentieri misteriosi, che parlano di dimensioni senza fine e senza tempo ,dove lo spazio è inondato da una allegra e accesa luminosità diffusa. Alle numerosissime tappe espositive Italiane la troviamo in altrettante partecipazioni anche all’Estero: International Antiques New York City, International Antiques Mostra Evento – 40 West 25 (2005), l’Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma (2014), la mostra “Grazie Italia” della Biennale di Venezia (2015), Rag.Factory Gallery Heneage Street a Londra(2015), Artisti per il Giubileo, Basilica di San Paolo a Roma (2015) e molte altre ancora…. Dal libro “Estetica Paradisiaca” 2015 a cura di Stefania Pieralice – Introduzione di Daniele Radini Tedeschi.
Artista dalla lunga carriera, Osvalda Pucci si è avvicinata alla pittura studiando le tecniche più varie con tenacia e passione, a Siena, sua città natale, ha approfondito le discipline artistiche sotto la guida del Professore Plinio Tammaro, pittore e scultore, e con l’aiuto del Caposcuola della “Scultopittura” Teobaldo da Vinci. Durante le varie sperimentazioni condotte durante la sua formazione, Osvalda Pucci ha individuato nella rielaborazione dell’antica tecnica risalente al 1400 “dell’olio a colore spanto o spanso”,la modalità espressiva a lei più congeniale. Se già dalla prima mostra personale, recensita da Umberto Eco, era possibile comprendere le sue abilità, con il tempo la sua arte si è ulteriormente affinata producendo risultati assai apprezzabili. Negli ultimi anni, Osvalda Pucci si è dedicata anche ai lavori dove la traboccante vivacità coloristica delle tele passate sembra assente e dove prevale piuttosto un forte messaggio simbolico. Tra questi lavori si può annoverare l’opera “Mistica”, un olio su tela che rientra nelle opere connotate dall’Estetica Paradisiaca, offre un esempio puntuale di quanto appena descritto rientrando nel corpus di quella produzione dedicata a temi sacri. Il dipinto è contraddistinto dall’uso di pochissimi colori, tra i quali emerge la purezza del bianco; sopra a questa tonalità si scorgono delicate pennellate grigio perla, che suggeriscono un effetto di profondità e tridimensionalità promettendo allo stesso tempo di distinguere i contorni degli oggetti rappresentati. Il quadro raffigura una visione mistica, il titolo dell’opera riconduce alla mente i suggestivi resoconti delle visioni mistiche di Teresa d’Avila, di Il Degarda di Bingen, di Giovanni della Croce… La difficoltà vissuta da questi mistici nel descrivere ciò che avevano visto o percepito ,che andava al di là di del pensiero logico, è la stessa sperimentata dagli artisti che nel corso dei secoli si sono cimentati nella rappresentazione grafica di questi momenti di pura estasi. In questo caso Osvalda Pucci riesce ad esemplificare in modo magistrale la sensazione paradisiaca di felicità e completezza descritta dalle cronache, regalando all’osservatore istanti di pura beatitudine ed appagamento, il significato dell’opera si rivela dunque in tutta la sua magnificenza e semplicità: una visione estatica e pura del sacro e del divino…dal libro “AETERNA” Esposizione Triennale di Arti Visive Roma 2017 a cura di G.Dunil – saggio introduttivo di V.Sgarbi – Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma
Referenze
Studio Professionale d’Arte – Art Action di Milano
Accademia di San Lazzaro di Roma