L’Arte contemporanea nelle antiche dimore
Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana Roma dal 27 novembre all’8 dicembre 2016
L’era dell’Astrattismo è finita… Lo dichiara Giulia Sillato, storico dell’arte, studioso e
ricercatore, dopo molti anni di indagini sul campo. Il concetto di “astratto” aveva valore come componente fortemente critica di una pratica artistica altamente naturalistica e figurativa, ma la scissione tra la realtà e l’arte, finalizzata questa a rappresentarla, ha diviso sempre di più gli interessi speculativi di ciascuna di esse, intraprendendo la prima (la realtà) la strada dell’iperrealismo (pittura), della fotografia e della virtualità nelle due accezioni appunto artistica e tecnica, l’altra (l’arte) la strada della libera rielaborazione formalistica. Lo studio attento delle espressioni artistiche non figurative ha fatto emergere la presenza, in un’opera cosiddetta “astratta” o “informale”, di miriadi di forme, facilmente individuabili, che ne compongono la texture. All’assenza di figure si è sostituita la presenza di forme e questo avvalora l’idea che un prodotto artistico non possa mai essere stato veramente astratto o peggio “informale”, semmai astratto dalla figura ma non dalla forma che, una volta dissolto l’apparato compositivo classico, subisce una trasformazione tornando a vivere una nuova vita. Nasce nel 2010 il MetaFormismo, nuova teoria visiva che pone l’accento sulle forme di un quadro, di una scultura, di una installazione e sollecita il pubblico a leggerle e trovarne il senso. Ma il MetaFormismo non è solo una chiave di lettura che introduce l’osservatore nel mondo dei segni e dei simboli, è soprattutto una rivoluzione culturaleche media tra l’avanguardia e il classicismo, facendo cadere ogni barriera separatista, potendosi dimostrare che dall’una si trapassa all’altro e viceversa
proprio perché è solo una questione di forma, organizzata e conclusa nel progetto figurativo classico, istintuale e aperta nell’interpretazione avanguardistica.
Si è sempre sostenuto che l’avvento delle avanguardie del Novecento avessero segnato la fine del razionalismo, ma oggi si può parlare di un nuovo razionalismo perché il MetaFormismo esprime l’esigenza di razionalizzare le immagini artistiche contemporanee.
Il MetaFormismo ©2010 è un nuovo conio e, in quanto tale, tutelato da Copyright come pure tutti i contenuti che esso comprende e non può essere citato senza il nome di chi lo ha creato: Prof. Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana. Il MetaFormismo affonda le sue radici in riflessioni sulla possibile continuità del passato nel presente e propone un nuovo modo di leggere le forme all’interno di tutte le espressioni artistiche non figurative, le quali alla luce di una nuova indagine critica appaiono “prive di figure ma non
di forme”. A conferma di tale continuità il Catalogo 24 Ore Cultura prevede una prima parte dove è raccontata la storia del monumento ospitante: il Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana e i suoi tesori sepolti.
Da quella storia nascono gli artisti di oggi ed è bene continuare a ricordarlo.
La selezione, condotta con estrema attenzione, si è basata sulla qualità, sull’originalità e
sull’unicità della proposta artistica. Gli artisti che espongono sono i maestri del nostro futuro. In questo elenco che segue non è stato osservato il criterio alfabetico, ma l’ordine di apparizione nel catalogo: Carla Rigato, Massimo Fumanti, Isabella Nurigiani, Luigi Lucernini, Giulio Ribezzo, Adriana Collovati, Marco Faggi, Drago Cerchiari, Sergio Acerbi, Pier Domenico Magri, Josine Dupont, Berardino Morelli, Dino Maccini, Natalia Berselli, Rosetta D’Alessandro, Gennaro Barci, Giada Furgeri, Martino Brivio, Roberto Tigelli, Claudia Tenani, Toni Pizzica, Chiara Müller, Valeriano Lessio, Enzo Devastato, Maurizio Rinaudo, Jole Caleffi, Fedora Spinelli, Osvalda Pucci, Michele
Pinto, Giuseppe Tedeschi.